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Data: venerdì 20 luglio 2012, 1:53

Sarei orgogliosa se qualcuno volesse copiarmi. Io, per quanto mi riguarda, lo faccio tutte le notti: mio padre sta scrivendo un nuovo romanzo e, mentre dorme, senza che se ne accorga, gli prendo il computer per leggerlo. Una volta mi ha scoperto e mi ha detto di non farlo più, fino a quando non l’avrà terminato, ma ovviamente non gli ho dato retta. Non lo leggo in maniera continua, non ho capito bene di che si tratta, ma cerco solo frasi sciolte per copiarle.

A volte, quando ti scrivo, inserisco interi paragrafi rubati dal suo romanzo. Ricordi quando ti ho detto che “le parole sono come frecce strappate dal vuoto che vengono a popolare la terra”? Quello lo ha scritto lui.

L’altro giorno sono rimasta sconvolta dall’incontro con un personaggio del romanzo che sicuramente ero io. Era una ragazza allegra e spensierata, che rideva fino a farsi venire male alla pancia, che andava alle feste senza essere invitata e passava il tempo pensando a che nome avrebbe dato ai suoi figli. Fino a quando, alcuni anni più tardi, si innamorava di un poeta e diventava pesante, triste, e iniziava a scrivere. Perché non dovrei copiarlo se lui stesso scrive di me?

Sono sicura che il poeta di cui parla papà sei tu.

ORO è un susseguirsi di mail scritte e non inviate dove Ileana Elordi, autrice e protagonista, ci narra in tempo reale i segni che un amore finito le ha lasciato addosso. Un viaggio interiore che ci racconta la sua dolorosa e consapevole trasformazione da bambina a donna e, in modo più profondo, da giovane ad artista.