C’è una leggenda tra i lettori, che si tramanda da sempre di pagina in pagina.
Si dice che certi libri ci chiamino per nome, fino a quando non li prendiamo in mano e ci dedichiamo completamente a loro.
Fenomeno raro ma reale, che ho appena vissuto con Tony Nessuno, breve romanzo scritto da Andrés Montero e pubblicato in Italia dalla casa editrice italo-cilena Edicola Ediciones.

L’unico luogo possibile e immaginabile era il circo. Solo dentro il tendone si parlava della vita e della morte. Fuori dal tendone, la cosa importante era semplicemente sopravvivere. Anche per strada e nelle varie città. La gente sopravviveva e veniva al circo a vivere, a vivere anche se solo per un paio d’ore.

Anche il circo vive della stessa magia di certi libri. Anche lui ti chiama fino a quando non rispondi e ti presenti sotto al tendone, per vivere un’ora di incanto al limite tra reale e irreale.
Al Grande Circo Garmendia ci sono trapezisti, giocolieri, ammaestratori di animali feroci e ci sono anche i Tony, che in Sud America sono i pagliacci, quelle figure spiritose e al tempo stesso malinconiche, che popolano i nostri sogni e, ancor più spesso, i nostri incubi.

Tony Nessuno è arrivato quando era solo un bambino di tre anni.
Lo ha abbandonato al circo un misterioso arabo, lasciando in pegno anche due antichi tomi contenenti i racconti de Le mille e una notte.
È un bambino silenzioso e dallo sguardo immenso, così infinito da sembrare vuoto.
Malaquías, erede dei Garmendia e direttore del circo, diffida fin dall’inizio del nuovo arrivato che invece attrae immediatamente Javiera, la piccola trapezista che vola leggiadra sul pubblico.
Anche Javiera, come quel bimbo bizzarro, ha un buco nero al posto delle radici, e forse è proprio per questo che decide di colmare il vuoto imparando a memoria i seicento racconti de Le mille e una notte.

Non so con precisione quando decisi che avrei imparato a memoria quelle duemila e più pagine. Probabilmente non l’ho deciso affatto, a dire il vero, ormai credo di non aver mai deciso nulla. Allora però credevo ancora che la mia vita fosse davvero mia ed ero convinta di avere un potere su come andavano le cose, e che episodi come cadere da un trapezio potessero definirsi incidenti, e che il tentativo di imparare a memoria duemila pagine di storie potesse definirsi una decisione. So solo che lo feci, o almeno cominciai a farlo.

Javiera si trasforma nella principessa Shahrazàd e sceglie per il piccolo ospite il nome del malvagio re assassino Shahriyàr, mentre il resto dei circensi lo sbeffeggia per la sua evidente stranezza, soprannominandolo Tony Nessuno.
Silenzioso, inquietante, distante, Tony Nessuno non riesce a farsi amare dalla grande famiglia che lo circonda, fino a quando, improvvisamente, si apre alla vita circense e diventa elemento indispensabile per mandare avanti la dura routine del tendone.
Più tempo trascorre con Javiera, a sentire le storie di Shahrazàd, più Shahriyàr sembra trovare un equilibrio, mentre il suo corpo di bambino diventa uomo, attirando l’attenzione non più solo materna della giovane narratrice.

Il circo si riempì di persone che volevano ascoltare la fine della storia. Non sapevano che non sarebbe arrivata. Non sapevano che non importava quante monete avrebbero messo insieme per entrare, ogni sera, al circo. I racconti erano eterni come il Grande Circo Garmendia, che non aveva inizio né fine, che esisteva da sempre, come Shahrazàd dentro di me, che ai miei quasi diciotto anni iniziava a essere parte della mia vita, ad abitarmi.

Il circo raccontato da Andres Montero in questa favola nera è libertà e prigione, malinconia e gioia, mentre il giovane e bizzarro Tony Nessuno ricorda a tratti il silenzioso Grenouille de Il profumo di Süskind, personaggio indimenticabile per candore e ferocia.

Tony Nessuno è un romanzo incantevole nel senso più stretto del termine.
Le vicende di Javiera e del suo Tony catturano il lettore e lo spingono in un mondo diviso tra fiaba e realtà, in cui melodramma e leggerezza si fondono in qualcosa di assolutamente unico.
L’epilogo – misterioso, onirico e leggendario – giunge inaspettato e perfetto.
Da leggere.

un libro per chi: sa che le vere fiabe sono intrise di oscurità e mistero

autore: Andrés Montero
titolo: Tony Nessuno
traduzione: Giulia Zavagna
editore: Edicola
pagg. 168
€ 13

Pubblicato su La lettrice geniale