Il sistema del tatto
€15.00
"Avvertenze: non entri in competizione con il cane o con la moglie di suo padre, non si cerchi nelle fotografie appese alle pareti altrui, non viva la vita degli altri, non aspetti i morti dove nessuno li ha chiamati, si procuri un giardino e lo annaffi ogni sera, non consideri le montagne come incidenti geografici ma come diramazioni biografiche, pianga ai funerali altrui quanto ai propri, soprattutto ai propri, salga al piano di sopra come chi scala una vetta. Questo deve fare: trovare il coraggio di salire di sopra e confrontare il ricordo con la rovina."
Ania ha quasi quarant’anni e vive una vita insonne e sospesa, dove l’unico conforto è abitare momentaneamente le esistenze degli altri. Il giorno in cui suo padre le chiede di attraversare le Ande per portare l’ultimo saluto al cugino che sta morendo in Argentina, per lei inizia un viaggio nel tempo, che è fuga dal presente ma soprattutto esplorazione dei territori incerti della memoria. Nella casa dei nonni, dove da bambina ha trascorso le estati giocando a carte, raccogliendo arance e aspettando che il padre tornasse a prenderla, Ania pensa di trovare un po’ di pace, forse qualche frammento di quelle radici che sente di aver perso. Ma ci sarà giusto il tempo di aprire una vecchia scatola di ricordi e farsi attraversare dai pensieri e dai dolori di chi ha abitato quelle stanze prima di lei, e poi Ania tornerà ad essere la chilenita di sempre, la piccola cilena, l’eterna straniera, costretta un’altra volta a partire, per rincorrere quel desiderio di appartenenza che continua a sfuggirle.
Intrecciando il presente di Ania al passato della sua famiglia di origini italiane, a quello di Nelida, la prozia arrivata dal Piemonte devastato dalla guerra, così bella e perduta, e a quello di suo figlio Agustín, Alejandra Costamagna costruisce un romanzo sul potere della memoria e della parola, sulla violenza di vecchie e nuove migrazioni, scavando con il suo stile unico ed evocativo nel conflitto tra quello che ci tiene legati alle nostre origini e il desiderio di liberarcene.
Una migrazione nel passato.
Valerio Millefoglie, Il Venerdì
Un romanzo sullo sradicamento, sull’estraneità, sull’obbligo di imparare ad essere un altro.
Francesca Lazzarato, Il manifesto