“Per me vivere ha un significato, prendere l’acqua e tirarla via”, lo afferma uno dei migranti incontrati da Mirko Orlando, fotografo italiano, classe 1981  che – grazie alla sua permanenza tra questa gente in fuga da guerre – è riuscito a realizzare un reportage fotografico degno di nota per la purezza e l’algidità degli sguardi di quanti sono sopravvissuti al Mar Mediterraneo e oggi giacciono ai confini delle città.

E così, proprio nel momento in cui lo Stato dovrebbe agire preoccupandosi di realizzare un welfare di comunità per queste persone, è assente a causa di un’ostilità verso l’immigrazione mai vista prima.

Fotografia e fumetto si fondono per trasformare in immagini il dolore dei migranti, umani di serie B da tenere quasi a debita distanza dai cittadini italiani. Lo dimostra il muro raffigurato all’inizio che indica una divisione tra gli uomini. L’Eden ha perso il suo potere salvifico separando le civiltà.

Mirko Orlando è uno story teller eccezionale che s’interroga sul senso di sopravvivenza in Italia e sulla capacità dei popoli di protestare, fuggire e sopportare allo stesso tempo. Il giovane scrittore va alla ricerca del significato del suo lavoro, è confuso all’inizio e si chiede lui stesso, se abbia lottato a difesa dei diritti umani per autopromuoversi o effettivamente per una realtà il più delle volte oscurata dalla televisione e dalla politica. I migranti del graphic novel sono quelli che vivono in case abusive, protestano contro il caporalato, tentano di attraversare il confine. Sopportano. In primis Salvini e i seguaci convinti che, una volta giunti in Italia, arrechino danni all’economia del Paese. Sei senza lavoro? Colpa dei clandestini. Non ti senti in sicurezza nella tua città? Colpa dell’immigrato. Per alcuni morire in mare, è meglio che rimanere in Libia. Sono individui che hanno visto morire i loro familiari di fame e di freddo e di fronte ai quali ci si sente disarmati. Non si può rimanere, dunque, in silenzio dinanzi a tanta sofferenza.

Il libro è edito dalla Casa edicola Edicola Ediciones, una realtà editoriale originale che pubblica tra Italia e Cile, usando i libri e la cultura per costruire un ponte tra questi 2 paesi facendo una scelta ben chiara ossia quella della multiculturalità, attraverso un continuo scambio di parole, esperienze e persone.

 

Pubblicato su Fashion News Magazine.