Titolo: Kramp
Autrice: María José Ferrada
Edizione: Edicola
Pubblicazione: 20 marzo 2018
“Quel pomeriggio stesso lucidai le mie scarpe di vernice con una spazzola, indossai un vestito verde a cui abbinai dei calzini verdi e decisi che sarei stata l’aiutante di D.”
…dalla quarta di copertina
Complice una madre distratta, che non vede bene dall’occhio sinistro, a sette anni M salta la scuola per viaggiare lungo polverose strade di provincia, accompagnando D, il padre, nel suo lavoro di commesso viaggiatore di articoli di ferramenta. M e D lavorano in squadra. La presenza della bambina, con le sue scarpe lustre, la valigetta di plastica e un talento precoce nell’intercettare le debolezze altrui, impietosisce i clienti e fa aumentare le vendite di chiodi, viti e martelli. D non è granché come padre, ma si rivela un eccellente datore di lavoro e in questi viaggi M inizia a costruire il proprio inventario del mondo e a comprendere i fragili meccanismi che lo governano.
Fino al giorno in cui i vari elementi che le girano attorno – il passato della madre, D e il suo codice d’onore, i fantasmi di E, la fiducia nell’opera del Grande Falegname e i tempi che corrono – invece che incrociarsi e proseguire ognuno per la propria strada, entrano in collisione e la centrano in pieno.
Esistono libri belli, con storie interessanti che si ricordano con piacere, e poi ci sono libri come Kramp che ti entrano dentro e implodono in un delirio di grazia e delicatezza, fondendosi con l’amarezza e la fragilità dei sentimenti che ci sembrano inattaccabili.
D e M diventano indivisibili; mentono a una madre distratta, ma soprattutto triste, e la tristezza non permette di focalizzare i dettagli; mentono a scuola, le assenze vengono giustificate con un falso libretto, in fondo per ogni problema ci può essere una soluzione:
“La maggior parte delle volte i problemi complessi richiedono soluzioni sorprendentemente semplici.”
Le bugie diventano un passatempo piacevole persino da ascoltare.
Fino a quando …
“Io e D, invece, rimanevamo fermi e cominciavamo a perdere, prima i colori, poi i contorni. Eravamo diventati anelli di fumo. E mentre attraversavamo il cielo della città, ci disintegravamo.
La vita di M e di D crolla lasciando un vuoto fatto di buchi.
Un bellissimo libro che incanta, una storia delicata e amara di un’infanzia smarrita nel ricordo di un catalogo per ferramenta Kramp.
“Quel che voglio dire è che ognuno cerca di spiegarsi il meccanismo delle cose con ciò che ha sottomano Io, a sette anni, avevo allungato la mia e avevo trovato il catalogo dei prodotti Kramp.”
María José Ferrada (Temuco, 1977) è una giornalista, poetessa e scrittrice cilena. I suoi libri per bambini sono stati pubblicati in Cile, Spagna, Argentina, Colombia, Messico, Brasile, Giappone e Italia (Il segreto delle cose, Topipittori, 2017). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Academia, assegnato dall’Academia Chilena de la Lengua, e il Premio Municipal de Literatura de Santiago. Kramp, il suo primo romanzo per adulti, ha ottenuto il Premio Mejor Novela 2017, assegnato dal Círculo de Críticos de Arte (Cile).
Pubblicato in Mille splendidi libri e non solo.